Unire le forze, veicolare la creatività, reinterpretare luoghi inusuali: tutto questo è Hip Nic, un concept dinamico e mutevole. Non è solo un market, non è solo un modo per ritrovarsi e godere di performance live, arte e musica, ma è anche un nuovo modo di vivere gli spazi e la contemporaneità artistica. Hip Nic è un vortice di esperienze tutte insieme. Vi starete chiedendo dove si trova… A Berlino? A Parigi? No, nelle Marche, precisamente ad Ancona il 28 aprile dalle 16:00 alle 01:00 e 29 aprile, dalle 11.00 alle 24:00.
Questa è la prova che cercavo, la provincia è il nido di idee intelligenti che diventano hub culturali. L’obiettivo di Hip Nic è chiaro: riqualificare in chiave artistica spazi urbani dimenticati, valorizzandone le specificità attraverso le arti e creando momenti dedicati allo sviluppo socio-culturale del territorio di riferimento. Attraverso un programma teso a promuovere l’arte e la musica di qualità, Hip Nic si fa vero e proprio incubatore di artisti emergenti.
Hip Nic è tutto questo, un incrocio di professionalità e professionisti che con passione hanno deciso di osare ed esplorare posto inusuali riempiendoli di arte a 360 gradi.
Hip Nic è un concept che funziona, attrae un pubblico vasto e visionario che addentrandosi in una ex-fornace si trova di fronte a spazi contaminati e contaminabili da ulteriore creatività.
Hip Nic è una sorta di contenitore dinamico e multidisciplinare in cui realtà culturali ed espressioni artistiche differenti trovano un punto di incontro e confronto (definizione perfetta estrapolata dalla brochure originale scritta dal collettivo).
In particolare l’area riservata al market è espressione della passione di marchi indipendenti e non solo: modernariato, vinili, abbigliamento, design, accessori, editoria indipendente e rarità si concentrano in questo spazio.
La fluidità dell’evento-esperienza è uno degli aspetti che più affascina di Hip Nic che, quest’anno, propone oltre al market, l’area food e numerosi agguati musicali di Birdman, anche le performance circensi di Francesco Sgrò, giocoliere e direttore artistico della più importante scuola italiana di circo, il FLIC di Torino.
Per questa edizione, oltre ad un cubo con un videogame, non potevano mancare i workshop della domenica mattina che diventano delle vere e proprie installazioni con costruzioni LEGO, dedicate ai bambini e alle possibili proiezioni di architetture del futuro. Da non dimenticare è il “Premio Palombella”, dedicato a chi meglio saprà raccontare la storia del quartiere che ospita Hip Nic.
Nulla è lasciato al caso, tutto è creatività mixata a divertimento, musica e futuro. Noi ci saremo e voi?
Dalle foto avrei detto subito: Milano!
Invece no, Ancona.
Sbalordita ma nello stesso tempo entusiasta di vivere in un posto ancora tutto da scoprire.
Le Marche sorprendono piacevolmente! Bisogna saperle vivere e la cultura è in ogni angolo!